Per preparare un buon piatto di pasta si inizia sempre dall’acqua: regola dice un litro d’acqua ogni 100 gr di pasta. Misurare e pesare le quantità lo ritengo fondamentale sia per non sprecare nulla sia per ottenere risultati replicabili. È bene inoltre che l’acqua sia sempre abbondante in modo da cuocere uniformemente la pasta, lunga o corta che sia.

Il sale va aggiunto non appena l’acqua inizia a bollire. L’aggiunta del sale, rigorosamente naturale, provoca una temporanea interruzione dell’ebollizione, necessaria per far cuocere la pasta correttamente e donarle il giusto sapore. Non è consigliabile aggiungere il sale all’inizio della cottura, all’acqua ancora fredda: si velocizza il processo di bollitura ma può influire sul gusto che risulta più ferroso.

Fai attenzione per evitare di avere una pasta troppo salata o senza sale. In teoria serviranno 10 gr di sale per ogni 100 gr di pasta, sempre più spesso se ne consiglia di ridurli a 7 gr. Considera comunque che se il condimento che hai scelto è già molto saporito, non è necessario abbondare con il sale nell’acqua.

Molto spesso, non appena si aggiunge il sale acqua ecco l’atroce dubbio: “Ho messo troppo sale?”. Niente paura, se per errore dovessi eccedere nella salatura: fai bollire in un pentolino dell’acqua non salata. Elimina parte dell’acqua salata della pasta (questo sarà necessario in quanto il sale tende a depositarsi sul fondo) e aggiungi poco alla volta quella non salata mentre procedi nella cottura.

Butta la pasta tutta insieme solo quando l’acqua bolle vistosamente.
I tempi di cottura sono fondamentali per cuocere al dente la pasta, fondamentale rispettare le indicazioni riportate sulla confezione. Per la pasta all’uovo fresca basteranno pochi minuti, un po’ di più per la pasta fresca non all’uovo. Servirà più tempo, ovviamente, per la pasta secca, specie in base alla qualità – ad esempio, la pasta trafilata al bronzo regge la cottura molto meglio rispetto ad una pasta di qualità inferiore.

Preferisco togliere la pasta un paio di minuti prima e completarne la cottura nella salsa o nel condimento.
Consiglio di usare un timer – va benissimo anche quello del telefono cellulare! – non solo per controllare il tempo con precisione ma anche perché l’avviso acustico ti permetterà di dedicarti al condimento o alla preparazione di altri piatti e tornare alla pasta per scolarla al momento giusto, ottimizzando ancora di più i tempi di preparazione.

La pasta più buona è quella al dente, non c’è dubbio!
Se troppo cotta oltre ad avere un aspetto meno gradevole è anche più difficile da digerire; se poco cotta, sarà difficile da masticare perché ancora cruda al centro.
Assaggiala durante la cottura per sincerarti della consistenza e tieni a mente che dopo averla scolata e aggiunta al sugo cuocerà ancora e aumenterà leggermente il suo volume, pertanto meglio che sia ben al dente quando decidi di toglierla dal fuoco!

È importante stare attenti anche ai piccoli particolari per ottenere la pasta perfetta:

• fai in modo di abbinare sempre il giusto formato al giusto condimento: per la pasta lunga meglio i sughi più liquidi, per quella rigata o corta quelli meno uniformi.
• Un altro errore diffuso è usare una pentola qualsiasi: è importante che sia alta e capiente, soprattutto per spaghetti e linguine, che non devono assolutamente essere spezzati per entrare nella pentola!

• Mescola la pasta un minuto dopo averla inserita in pentola. Si dice che aggiungere un filo di olio aiuti a non farla attaccare, ma così in realtà si aggiungono inutilmente grassi
• Conserva almeno un mestolino dell’acqua di cottura, usa un bicchiere o una ciotolina e versala nella padella con il sugo dopo aver aggiunto la pasta, la renderà ancora più buona e cremosa
• Il coperchio è utile: lascialo sulla pentola fino a che l’acqua non bolle, poi rimuovilo e non utilizzarlo più.